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Inps «A Natale sarà online la pensione che vi attende»

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Inps «A Natale sarà online la pensione che vi attende»
03-10-2012

Entro Natale arriverà in rete la stima della pensione a cui si avrà diritto. Antonio Mastrapasqua, presidente dell'Inps, spiega a CorrierEconomia la situazione e le prospettive del sistema previdenziale. L'Istituto liquida oltre 13,9 milioni di vitalizi (tre quarti dei quali pari a mille euro lordi al mese), che diventeranno oltre 16 milioni e mezzo dopo l'integrazione di Inpdap ed Enpals, e 3,5 milioni di prestazioni assistenziali: al 30 giugno scorso, l'età media di pensionamento era salita a 61 anni e sei mesi, contro i 60 e 5 alla fine dell'anno scorso.
Nei giorni scorsi l'Inps ha richiesto la restituzione delle quattordicesime ai pensionati che non vi avevano diritto...
«Questo problema riguarda circa 200 mila persone, il 5% di una platea di circa 3,5 milioni di soggetti che hanno percepito la prestazione. Abbiamo disposto una verifica per accertare se a essersi sbagliati sono gli stessi che anche lo scorso anno erano incorsi in questo errore: tenuto conto del momento di difficoltà, ci stiamo organizzando per recuperare le somme dovute nel giro di ventiquattro mesi, rispetto ai cinque dell'anno scorso».
Dopo l'ultima riforma il sistema pensionistico pubblico è in equilibrio?
«La normativa ha previsto l'allungamento dell'età pensionabile e l'adozione del sistema contributivo per tutti dal 2012, e produrrà i suoi effetti dall'anno prossimo. E garantirà la sostenibilità del sistema stesso, come del resto è stato confermato dall'Unione Europea e dalla Banca d'Italia».
Cosa si deve fare per evitare di avere in futuro pensioni inadeguate?
«È necessario diffondere un'adeguata educazione previdenziale, augurarsi un incremento delle retribuzioni e promuovere lo sviluppo della previdenza complementare, soprattutto per i giovani, che ricadono interamente nel sistema contributivo. Per l'educazione previdenziale si parte praticamente da zero, ed è una sfida che riguarda tutti, anche l'Inps».
Voi cosa state facendo?
«Abbiamo una sezione informativa sul nostro sito, www.inps.it, che ogni giorno conta circa 650 mila visite, tre pagine Facebook e un applicativo per smartphone. Già da un anno, inoltre, circa dieci milioni di lavoratori che hanno il Pin completo possono ottenere l'estratto conto dei contributi versati: la possibilità, in pratica, riguarda la metà degli iscritti attivi. Ed entro Natale vi sarà un altro importante passo in avanti».
Quale?
«Sarà possibile ottenere una simulazione della futura pensione, entro una determinata forchetta previsionale: l'importo esatto dipenderà infatti dall'età di pensionamento, che non è più stabilita in modo rigido. Man mano che gli archivi saranno completati, questa possibilità sarà allargata anche ai lavoratori che in precedenza erano iscritti all'Inpdap e all'Enpals, che l'Inps ha incorporato dal primo gennaio scorso».
Questa stima non potrebbe essere allargata alla pensione integrativa?
«Mi auguro di sì, in modo che ogni lavoratore abbia una proiezione completa della propria posizione previdenziale: l'Inps è pronto a fare la sua parte per arrivare a quest'obiettivo. Anche il Casellario dei lavoratori attivi aiuta a migliorare l'informazione in materia».
A cosa serve?
«È un archivio degli iscritti all'Inps e alle casse privatizzate, e permette di avere un estratto conto della
situazione complessiva per gli attivi che hanno una posizione suddivisa fra più enti. Siamo partiti l'anno scorso su un campione di 100 mila lavoratori, cui abbiamo inviato il cosiddetto Estratto conto integrato.
Quest'anno raggiungeremo un altro milione di lavoratori che hanno una posizione previdenziale su più enti».
A che punto è l'informatizzazione dell'Inps?
«È stata completata nei tempi previsti, e prima che in altri settori: tutti i servizi sono disponibili online o per telefono. Dopo l'accorpamento di Inpdap ed Enpals, l'Istituto ha 34 mila dipendenti, un quarto di quelli degli omologhi enti previdenziali francesi e la metà di quelli tedeschi».
Quali sono le indicazioni sul bilancio 2012?
«Chiuderà con un sostanziale pareggio la gestione dell'Inps, dopo l'avanzo di 1,3 miliardi di euro del
consuntivo 2011, e con la prevista perdita di quella dell'ex Inpdap, in cui il rapporto fra attivi e pensionati è strutturalmente sfavorevole».

 

Fonte: Corriere Economia - N.32     01/10/2012
 

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