Ultimati i lavori di frazionamento di unità immobiliari, va completata la pratica sotto il profilo catastale. Il proprietario dovrà rivolgersi a un tecnico professionista - autorizzato a operare negli atti catastali, iscritto all'albo degli ingegneri, architetti, geometri, dottori agronomi, periti edili e agrari, agrotecnici diplomati e laureati - che, esaminata la porzione di fabbricato su cui operare, dovrà richiedere la misura catastale, contenente tutti i dati relativi ai possessori, alla consistenza, categoria, classe e rendita, oltre alla copia della planimetria originale, previa autorizzazione scritta del proprietario, sulla quale sono rappresentate le eventuali pertinenze (cantina, soffitta, eccetera), oltre alle dipendenze (giardini, terrazzi, orticelli e così via).
Disponendo di questi elementi, il tecnico dovrà individuare le porzioni in cui è suddivisa l'unità, generalmente due nel caso di un appartamento di media grandezza, ma anche diverse nel caso di ville di grande consistenza, o dei grandi negozi, capannoni e depositi.
Individuate le porzioni di fabbricato, da ricavare dall'unità originale, il tecnico dovrà delineare le nuove planimetrie, alle quali annettere eventuali pertinenze e, quindi,utilizzando il programma Docfa, dovrà attribuire a ciascuna nuova unità ricavata, un nuovo subalterno identificativo, una rendita proposta, e quindi trasmetterle per via telematica all'ufficio provinciale dell'Agenzia competente.Con lo stesso mezzo l'ufficio, verificata la correttezza formale di ogni unità dichiarata, trasmette in automatico la ricevuta di presentazione e, da quel momento, il possessore potrà utilizzare i nuovi dati catastali per ogni necessità, sia civilistica (trasferimento di proprietà, divisone, conferimenti, successione) che fiscale (denuncia dei redditi, Imu).
Tuttavia, qualora l'ufficio ritenga non congrua la rendita, potrà modificarla, notificando al possessore la nuova rendita, che risulterà efficace dalla data di presentazione della denuncia, se la notifica verrà effettuata entro 12 mesi, mentre se sarà notificata dopo la sua efficacia decorrerà dalla data della notifica (Cassazione, sentenza 17818/2007).
Il costo delle denunce, oltre al tributo speciale catastale di 35 euro per ogni unità denunciata, e il bollo, richiede il pagamento del professionista, sulla base delle vacazioni orarie impiegate, che per un appartamento di 100 metri quadrati può variare da 300 a 500 euro.
Se la variazione dovesse riguardare l'ampliamento del sedime del fabbricato, è necessario effettuare
l'aggiornamento della mappa, mediate il rilievo del fabbricato e l'utilizzo del programma Pregeo, fornito dalla stessa Agenzia.
Fonte: Il Sole 24 Ore 01/10/2012