Provincia di Ascoli Piceno
PENSIONI NO CASH, CAMBIO ENTRO IL 30
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PENSIONI NO CASH, CAMBIO ENTRO IL 30 19-09-2012
Ultimo appello, con scadenza il 30 settembre, per lo stock di pensionati che ha pensioni con rate mensili superiori a 1.000 euro e finora non ha comunicato all'Inps la diversa modalità con la quale vuole riscuotere la pensione, dal momento che la legge non consente più pagamenti in contanti. Si tratta di persone allettate, ricoverate o comunque persone che non hanno compreso bene che devono assolutamente modificare il sistema di riscossione della pensione e devono indicare il nuovo sistema da scegliere tra quelli indicati dalla norma. Esattamente questi. 1 - Accredito della pensione sul conto corrente aperto in banca o alla posta. 2 - Accredito sul libretto di risparmio postale. 3 - Pagamento con il sistema della carta prepagata. Chi non comunica la nuova modalità non può incassare la pensione. E infatti è dal mese di luglio che gli interessati sono senza pensione. Per risolvere il problema senza troppi intralci e fastidi gli interessati hanno tempo fino
al prossimo 30 settembre. Attualmente la situazione è la seguente. A - L'Inps ha continuato a inviare i soldi delle rate alla posta o alla banca; questi uffici tengono congelate le somme e le versano in un conto di transito. B - Il pensionato indica entro il 30 settembre il sistema di pagamento: in questo caso può riscuotere le rate di pensione bloccate. E la riscossione è immediata perché i soldi sono già lì, e riguardano le rate di luglio, agosto, settembre. C – Il pensionato non si fa vivo entro il 30 settembre: le somme bloccate vengono restituite all'Inps. E la situazione resta congelata in attesa che il pensionato faccia conoscere le proprie decisioni. Ovviamente la pensione non è perduta. Ma in questo caso il pensionato è costretto a recarsi agli
sportelli dell' Inps per scegliere il diverso sistema di accredito delle rate. Gli uffici inizieranno da capo il lavoro per pagare la pensione compresi gli arretrati. Quindi è preferibile definire la questione entro questo mese: meno fastidi e meno file. Ma la scadenza del 30 settembre - è bene tenerlo a mente - riguarda anche il termine per versare utilmente i contributi volontari Inps per il trimestre aprile/giugno 2012. Basta un solo giorno di ritardo e il pagamento non va a buon fine: gli uffici annullano le somme e le restituiscono, senza interessi, a chi ha pagato. Perciò non si perdono i soldi ma resta il "buco" contributivo ai fini della pensione.
Fonte: La Stampa - Ed. nazionale – 17/09/2012
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