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È ampliata la platea delle start up innovative

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È ampliata la platea delle start up innovative
11-12-2012

Piccoli ritocchi, ma probabilmente sufficienti per ampliare almeno parzialmente la platea delle "startup
innovative". La versione del decreto sviluppo-bis votata al Senato contiene alcune novità sul capitolo dedicato alla nascita di nuove aziende.
Si interviene innanzitutto sull'oggetto sociale: «Lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di
prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico» possono essere anche prevalenti e non più
necessariamente esclusivi. In pratica, questa modifica dovrebbe estendere il perimetro delle nuove aziende che possono essere ammesse a semplificazioni e agevolazioni. Inoltre l'obbligo per i soci, persone fisiche, di detenere la maggioranza delle quote o azioni e dei diritti di voto in assemblea viene circoscritto ai primi due anni dalla costituzione.
Cambiano anche i criteri per la quantificazione delle spese in ricerca e sviluppo, che dovranno essere pari ad almeno il 20% (e non più il 30%) del maggiore valore tra costo e valore totale della produzione, ma nel calcolo complessivo. Allo stesso tempo però, andranno escluse non solo le spese per l'acquisto di beni immobili, bensì anche quelle per l'affitto.
Tra i possibili requisiti sufficienti a ottenere la definizione di startup innovativa figurano anche i brevetti. In questo caso basterà anche essere «depositari» e non solo titolari o licenziatari.
Rilevante infine l'intervento sulle assunzioni, sia nelle startup innovative sia negli incubatori certificati. Con la modifica al Senato, scatta una corsia preferenziale nell'accesso al credito d'imposta per le nuove assunzioni di profili altamente qualificati. Si includono gli assunti attraverso contratti di apprendistato e non si applica l'obbligo di avvalersi della certificazione di un revisore dei conti o di un professionista iscritto al registro dei revisori contabili. Più in generale, alle startup innovative il bonus fiscale (35%, con un limite massimo pari a 200mila euro annui per impresa) «è concesso in via prioritaria rispetto alle altre imprese», fatta salva la quota riservata alle imprese che hanno subìto danni in seguito al terremoto dell'Emilia. La domanda per accedere al bonus potrà essere redatta in forme semplificate che verranno stabilite con decreto ministeriale. Sempre in tema di lavoro, le regole ad hoc che consentono contratti a termine senza causale (di durata minima di 6 mesi) rinnovabili liberamente nell'arco dei 36 mesi massimi vengono estese anche alle prestazioni in somministrazione di lavoro.
Infine, il maxiemendamento è intervenuto sulla struttura della Consob, per adeguarla ai nuovi compiti relativi alla gestione del registro dei gestori di portali per la raccolta di capitali per le startup innovative e alla conseguente vigilanza. In particolare, per svolgere queste nuove funzioni, la Consob potrà avvalersi con contratto a tempo determinato di non più di cinque unità e potrà rendere stabile l'attuale assetto dei dipendenti già in servizio.

 

Fonte: Il Sole 24 Ore                   07/12/2012

 

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