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Autonomi, l'Inps bussa due volte

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Autonomi, l'Inps bussa due volte
09-11-2012

Appuntamento doppio con l’Inps in questo mese di novembre per gli artigiani e commercianti. Entro venerdì 16 devono infatti versare la terza rata del contributo minimale ( la cosiddetta “quota fissa” ). E 15 giorni dopo, entro il 30 novembre devono pagare il secondo acconto 2012 sulla quota di reddito eccedente.
Quote 2012. Con l’aumento deciso dalla riforma Fornero l’aliquota contributiva delle due categorie di lavoratori autonomi è stata elevata dal 20 al 21,30% per il 2012 e raggiungerà a regime (nel 2018) il 24%. La quota dei commercianti (21,39%) è leggermente più elevata rispetto a quella degli artigiani in quanto contiene al suo interno una maggiorazione (0,09%), destinata al cosiddetto fondo per la rottamazione negozi che interviene a favore dei soggetti che hanno cessato l’attività, riconoscendo loro un indennizzo pari al minimo di pensione Inps tre anni prima del compimento dell’età della vecchiaia. Il minimale di reddito imponibile per il 2012 è di 14.930 euro, per cui il contributo minimo dovuto dagli artigiani è di 3.194 euro mentre quello dei commercianti è di 3.180 euro. A conti fatti, nel 2012 si paga il 21,30% sul reddito fino a 44.204 euro e 22,30%, sulla quota eccedente, fino al massimale di 73.673 euro. Il tetto contributivo riferito a coloro che si sono iscritti a partire dal 1 gennaio 1996 e che non possono far valere alcun versamento alla data del 31 dicembre 1995 è invece pari a 96.149 euro.
Versamenti. I contributi sul reddito minimo devono essere versati dal 16 maggio, 16 agosto, 16 novembre e 16 febbraio dell’anno successivo. Mentre le quote di contribuzione dovute sulla parte di reddito eccedente il minimale vanno invece pagate in due rate uguali entro i termini stabiliti per il versamento dell’Irpef. Entro il giorno 16 novembre occorrerà quindi pagare la seconda quota del contributo minimo: 801 euro per i commercianti e 797 euro per gli artigiani, valori comprensivi delle quote trimestrali della contribuzione per l’indennità di maternità. Inoltre, i soggetti che per l’anno 2011 hanno dichiarato un reddito d’impresa superiore a 14.930 euro devono ora versare (entro il 30 novembre) il secondo acconto: una quota pari al 10,65% della differenza tra reddito d’impresa dichiarato (Unico 2012) e il “minimale” di 14.930 euro. L’aliquota sale all’11,50% (11,195%, i commercianti) per la quota di reddito 2011 compresa tra 44.204 euro (“tetto”pensionabile) e 73.673 euro (massimale contributivo per il 2012). I codici da indicare nel modello F24, da usare per il versamento, sono AP per gli artigiani e CP per i commercianti.
Affittacamere a assicuratori. Coloro i quali esercitano l’attività di affittacamere, iscritti alla gestione dei commercianti in base all’art.8 della legge n. 203/1995, devono pagare solo i contributi a percentuale, calcolati sull’effettivo reddito; non sono quindi tenuti al rispetto del minimale di reddito. In occasione della scadenza del 30 novembre devono versare anche l’importo della contribuzione per le prestazioni di maternità (0,63 euro mensili). Lo stesso vale per i produttori assicurativi di terzo e quarto gruppo di cui agli artt.5 e 6 del contratto collettivo per la disciplina dei rapporti tra agenti e produttori di assicurazione del 25 maggio 1939.

Fonte: ItaliaOggi                 08/11/2012
 

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