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Rendite fondiarie con rincaro del 15%

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Rendite fondiarie con rincaro del 15%
17-10-2012

Aumentano i redditi dominicali e agrari dei terreni agricoli. È quanto prevede l'articolo 12, comma 31 del disegno di legge stabilità per l'anno 2013. La proposta di legge dispone che per il triennio 2012-2014 il reddito dominicale e il reddito agrario siano rivalutati del 15 per cento. Per i terreni agricoli, anche incolti, posseduti e condotti dai coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola, la rivalutazione è pari al 5per cento.
La maggiorazione si applica sull'importo che risulta dalla rivalutazione prevista dalla legge 662/1996, articolo 3, comma 50; questa ultima rivalutazione è pari all'80% per i redditi dominicali e al 70% per quelli agrari.
Quindi per la determinazione del nuovo reddito imponibile si parte dalla rendita catastale risultante in catasto, la si rivaluta del 80% (o 70%) e il risultato lo si rivaluta del 15 per cento. In sostanza, prendendo a base la rendita catastale risultante in catasto, la rivalutazione è pari al 107% per il reddito dominicale e al 95,5% per quello agrario.
Reddito dominicale e agrario
Il reddito dominicale deve essere dichiarato dai proprietari o dai titolari di diritti reali sui terreni destinati all'esercizio delle attività agricole; pertanto deve essere dichiarato dal proprietario o usufruttuario anche per i terreni concessi in affitto e ciò indipendentemente dalla loro natura giuridica. Infatti, anche per i terreni posseduti da società di persone e di capitali, concessi in affitto, si determina il reddito sulla base della tariffa di reddito dominicale in quanto nella fattispecie non si tratta di beni strumentali ma di beni patrimonio (istruzioni Unico SC).
Il reddito agrario deve essere dichiarato dal soggetto che a vario titolo conduce il terreno sia esso proprietario, usufruttuario, affittuario, o comunque conduttore. Si considerano produttive di reddito agrario anche le attività di coltivazione per conto terzi di produzioni vegetali, limitatamente al coltivatore, mentre la tassazione catastale non può essere invocata dal committente che non ricoltivi i medesimi vegetali.
La rivalutazione del 5%
Nel ddl stabilità viene prevista una minor rivalutazione delle rendite fondiarie, pari al 5% in luogo del 15%, qualora i terreni siano posseduti e condotti da coltivatori diretti e da imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola. Il dato letterale della norma, sembra escludere la riduzione al 5% della maggiorazione, per i coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali che non siano proprietari dei terreni. Infatti viene previsto, adottando la medesima formulazione prevista per l'imposta municipale, che la minore maggiorazione si applica per i terreni posseduti e condotti; se il legislatore intende concedere la riduzione anche agli affittuari, come appare ovvio, è necessario sostituite la "e" con la "o". Infatti ai fini delle imposte dirette la norma non può essere formulata come per l'Imu in quanto l'imposta municipale è dovuta solo dal proprietario mentre ai fini delle imposte dirette i soggetti passivi possono essere due: il proprietario e il conduttore.
Il ddl sancisce l'aumento della tariffa d'estimo anche per i terreni non coltivati (vedi Imu), ma ai fini delle imposte è cosa di poco conto in quanto per questi terreni il reddito dominicale viene assunto nella misura del 30% ed il reddito agrario è insussistente.
Si ricorda che per i terreni concessi in affitto a giovani agricoltori (che al momento della stipula del contratti di affitto non abbiano compiuto 40 anni di età), l'articolo 14, della legge 441/98 dispone che i redditi dominicali e agrari non sono soggetti alle maggiorazioni dell'80 e del 70 per cento. Questa agevolazione riguarda, per il reddito dominicale, i proprietari con terreni affittati ai giovani agricoltori e per il reddito agrario da questi ultimi qualora siano affittuari dei terreni. Quindi dal prossimo anno in questo caso si applica soltanto la maggiorazione del 15 per cento.

Fonte: Il Sole 24 Ore              16/10/2012



 

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